Il tribunale di Cosenza ribadisce la vigenza della norma e condanna i titolari di un centro odontoiatrico che avevano acquistato strumentazioni riservate ai legittimi esercenti la professione.
Il tribunale ordinario di Cosenza ha recentemente condannato al pagamento di una notevole ammenda pecuniaria alcuni soggetti che avevano acquistato come titolari di un centro odontoiatrico apparecchiature riservate ai legittimi esercenti la professione odontoiatrica.
La sentenza (700/17, depositata il 14 luglio) segna un punto fermo nella lotta all’esercizio abusivo della professione.
Uno degli aspetti più importanti della battaglia è la rigorosa applicazione dell’articolo nove della legge 175/1992 che vietava il commercio e la fornitura di apparecchiature per lo svolgimento dell’attività, a qualsiasi titolo – anche gratuito – a coloro che non dimostrino di essere iscritti agli Albi degli esercenti le professioni sanitarie.
Pur essendo assolutamente chiara, in questi anni la norma è stata tuttavia aggirata da iniziative private dirette a entrare in possesso di apparecchiature riservate esclusivamente ai legittimi esercenti la professione odontoiatrica. Per questo
motivo, risulta particolarmente importante la decisione del tribunale cosentino che ha chiarito la piena vigenza della normativa 175, che alcuni ritenevano implicitamente abrogata a seguito dell’entrata in vigore della legge 248 del 4 agosto 2006 (cosiddetta ‘Bersani’).
Fonte: enpam.it