Assistente professionista; arriva il profilo del collaboratore odontoiatrico

In Gazzetta il dpcm che stabilisce i compiti e gli obblighi formativi

 

Martedì 10 aprile 2018. L’assistente di studio odontoiatrico è l’operatore in possesso dell’attestato conseguito a seguito della presenza di un specifico corso di formazione e che svolge attività, durante la prestazione clinica, finalizzate all’assistenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore. E’ questo quanto prevede il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di individuazione del profilo professionale dell’assistente di studio odontoiatrico pubblicato nei giorni scorsi nella Gazzetta Ufficiale n.80.

Nello specifico l’assistente si occuperà della predisposizione dell’ambiente e dello strumentario, dell’accoglimento dei clienti, della gestione della segreteria e dei rapporti con i fornitori mentre non potrà intervenire direttamente sul paziente anche in presenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore. Il corso di formazione per diventare assistente di studio odontoiatrico avrà una durata complessiva non inferiore a 700 ore suddivise in 300 di teoria ed esercitazioni e 400 ore di tirocinio da svolgere presso gli studi odontoiatrici e le strutture autorizzate. La frequenza al corso sarà obbligatoria e non potranno essere ammessi all’esame finale coloro i quali abbiano superato, anche per giustificati motivi, il tetto massimo di assenze indicato dalla regione di riferimento, e comunque non superiore al 10% delle ore complessive.

L’esame finale, consistente in una prova teorica ed una prova pratica, sarà diretto a verificare l’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali. La composizione della commissione d’esame sarà disciplinata dalle regioni e province autonome, garantendo la presenza di un odontoiatra designato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Saranno esentati dal superamento del corso di formazione coloro che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, hanno avuto l’inquadramento contrattuale di assistente alla poltrona e possono documentare un’attività lavorativa per un periodo non inferiore ai trentasei mesi, anche non consecutivi, espletati negli ultimi cinque anni.

Fonte: ItaliaOggi