Il TAR Liguria ribadisce il ruolo della Commissione Albo Odontoiatri nel contrasto all’illegalità e le più recenti interpretazioni in materia di pubblicità sanitaria.
Con questa sentenza, il TAR della Liguria afferma nuovamente che il ruolo dell’Ordine, e in particolare della Commissione Albo Odontoiatri, è riconosciuto a pieno titolo per contrastare i fenomeni di illegalità, perché “alle commissioni di albo spetta, tra l’altro, di dare il proprio concorso alle autorità locali nell’attuazione dei provvedimenti “che comunque possano interessare la professione”, sicché la Commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine dei Medici di La Spezia è titolare di una specifica posizione qualificata”. Infatti nel caso in questione la segnalazione di irregolarità nella comunicazione pubblicitaria proveniva esclusivamente dalla Commissione, e non necessita di ulteriori verifiche in quanto sufficiente a dare inizio ai successivi provvedimenti da parte del Comune. Conferma poi che la legge 175/1992 non è stata superata dalle successive leggi in materia di comunicazione pubblicitaria, e quindi è tuttora pienamente in vigore; ed afferma che la stessa legge non prevede violazione di diritti costituzionali per “eccesso di pena” perché “espressamente finalizzata – tra l’altro – alla repressione dell’esercizio abusivo delle professioni sanitarie, l’obbligatorietà dell’indicazione, nel materiale pubblicitario informativo, del nominativo del medico responsabile della direzione sanitaria, comportando un minimo onere di diligenza, non pare certo sproporzionata rispetto alla finalità di tutela del diritto fondamentale alla salute.”
Afferma, infine, che il trasferimento di autorizzazione all’esercizio, in caso di cambio di oggetto sociale, non sia automatico ma debba rispettare tutti i passaggi richiesti e che anche sul “subentrante” ricadono gli effetti della sospensione dell’autorizzazione.