L’esaurimento, ormai universalmente indicato con il nome di burnout, nella categoria medica è sempre più frequente, e le risposte a una nuova indagine organizzata da Medscape indicano che ben il 44% dei professionisti della salute rientra tra i criteri per la definizione di questa patologia, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Ma non solo, infatti l’11% dei medici si definisce depresso e il 4% soffre di depressione clinica. Le risposte di 15.069 medici in 29 specialità all’indagine analizzate nel Medscape National Physician Burnout, Depression & Suicide Report 2019 mostrano che il 14% dei medici ha pensato al suicidio ma non l’ha tentato, e il 6% ha dichiarato di non voler rispondere, mentre l’1% ha rivelato di aver cercato di mettere in pratica idee di questo genere.
La maggior parte di chi ha avuto pensieri di suicidio (58%) lo confessa a qualcuno, spesso a un terapeuta (34%) o a un membro della famiglia (33%). Analizzando la tendenza per specialità, gli urologi hanno riportato la più alta percentuale di burnout (54%), seguiti a ruota dai neurologi (53%), mentre i professionisti meno toccati dal problema sono stati gli specialisti in sanità pubblica e medicina preventiva (28%). Per quanto riguarda il genere, sono le donne a soffrire di questo problema in maniera maggiore (50% rispetto a 39% negli uomini), forse a causa di maggiori pressioni e impegni provenienti anche dall’ambito familiare, oppure perché più disposte a confessare la cosa. Ma cosa porta al burnout i medici? Ebbene, il 59% ha affermato dover adempiere a troppe attività amministrative, il 34% di passare troppo tempo al lavoro e il 32% di subire troppo l’aumento di informatizzazione delle pratiche, come ad esempio l’uso di cartelle cliniche elettroniche. La frequenza del burnout è risultata simile in tutti gli ambienti di pratica, dagli ospedali, agli ambulatori, alle cliniche universitarie. I professionisti hanno affermato di utilizzare come primo metodo per affrontare il burnout l’esercizio fisico (48%), seguito dal parlare con famiglia e amici (43%) e isolarsi (41%). Metà dei medici che ha riferito depressione ha affermato che questo fatto influisce in maniera negativa sulla cura dei pazienti, ma solo il 16% di questi professionisti ha dichiarato di chiedere aiuto o di pensare di farlo, mentre il 64% ha dichiarato di non voler cercare aiuto né di averlo mai fatto.
Fonte: doctor33.it