Editoriale – Numero Doppio Zero
E’ entrato in vigore da molti anni, è stato riformato, è stato prorogato, è stato condonato,insomma il sistema ECM è stato rivisto e risistemato molte volte, e ancora oggi si sente dire che le sanzioni saranno applicate dal 2020, cioè a 20 anni dalla sua entrata in vigore. Forse è nato con qualche difetto congenito? o forse, come spesso capita, le carenze nascono dal voler rendere la norma difficilmente applicabile, quindi sostanzialmente inefficace? La sentenza di Aosta sembra dire il contrario, ora finalmente tutto è più chiaro.
Riassumendo: il medico è obbligato a rispettare leggi e regolamenti, lo è anche deontologicamente, e quindi toccherà all’ Ordine assumersi anche l’oneroso compito di sanzionare i propri iscritti se non in regola con il programma formativo. Cioè, in pratica, destinare ingenti risorse per controllare con funzione puramente notarile se i proprio iscritti sono in regola, applicando con ottusità aritmetica la conta dei crediti forniti da un sistema che spesso si impalla; per poi assumere immediatamente dopo la funzione del giudice, dando inizio ai doverosi e prevedibilmente numerosi, e complicati, procedimenti disciplinari. E dando sempre spazio al sospetto che la regola non venga sempre applicata con pari severità.
Il tutto senza avere voce in capitolo su quello che dovrebbe essere il suo vero compito, la verifica della qualità. E assistendo impotenti al proliferare di offerte formative, non sempre di alto livello, ma formalmente ineccepibili perchè rispettano il parametro “tot ore, tot crediti”, o “meno gente c’è, più l’evento conta”. E che hanno pagato i costi non trascurabili necessari per accreditare l’evento.Offerte, almeno nel nostro settore, quasi mai gratuite.
Andrà in forte crisi non solo l’odontoiatria, ma soprattutto il sistema pubblico dove orari e e incombenze, come spesso lamentato dai sindacati, impediscono al sanitario di dedicare tempo alla “formazione “, come i primi dati pervenuti da Cogeaps sembrano dimostrare.
Forse sarebbe stato più serio ed efficace prevedere, come ovunque in Europa, un automatismo periodico di rinnovo abilitazione che preveda anche l’adempimento degli obblighi formativi,i n cui sta al sanitario dimostrare di essersi aggiornato, nel modo e nei tempi preferiti. Resterebbe intatta la funzione notarile, ma almeno ci si sarebbe risparmiati quella, assai più antipatica, del poliziotto.