Austa (CAO Asti): serve chiarezza su quelli che possono garantire l’esenzione dall’obbligo di attestato ASO
“Negli anni le assistenti alla poltrona sono state inquadrate dai consulenti del lavoro con i termini più disparati ed ora serve un chiarimento da parte del Ministero della Salute su come interpretare la norma ma anche per indicare il modo di eventualmente sanare situazioni che parrebbero non conformi a quanto indicato del DPCM che ha istituito la figura dell’ASO”.
A dirlo e Marco Austa (nella foto), presidente CAO di Asti promotore di una nota –sottoscritta da tutti i Presidenti delle CAO piemontesi– con la quale si sollecita la CAO nazionale a richiedere al Ministero della Salute chiarimenti.
L’esigenza nasce da un confronto tra i presidenti CAO Provinciali ed i responsabili regionali per definire il protocollo di autorizzazione al corso ASO per Centri di Formazione accreditati dalla Regione Piemonte durante il quale è emerso il problema dalla variegata tipologia di definizioni con cui il personale è stato registrato in sede contrattuale (Assistente di Studio, Assistente Sanitario, Assistente Dentista, Impiegata con mansione di assistenza alla poltrona, Impiegata con mansione infermiera assistente del dentista, ecc..ecc..), che non corrisponde alla definizione di ‘Assistente di Studio Odontoiatrico’, così come da Decreto Nazionale. Come noto il D.P.C.M. 9 febbraio 2018, consente alle assistenti assunte da almeno 36 mesi con la qualifica contrattuale di ‘Assistente alla poltrona’ di non acquisire l’attestato di qualifica ASO.
Secondo le CAO piemontesi, questa, è “una restrizione eccessiva per quei lavoratori assunti negli anni precedenti al Decreto Legge con le terminologie più disparate data la mancanza di un inquadramento professionale definito”.
CAO piemontesi che, visti i tempi particolarmente brevi dall’inizio dei corsi, “invita la CAO Nazionale a sollecitare il Ministero della Salute affinché fornisca chiarimenti, relativi ai termini indicati sui contratti di assunzione dei dipendenti, che devono sottoporsi a controllo certificativo della loro esperienza lavorativa”.
Presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri del Piemonte che invitano gli iscritti “con personale assunto che rientra nelle situazioni di cui sopra, ad attendere un pronunciamento ministeriale, prima di valutare iscrizioni ai corsi di formazione ASO accreditati dalla Regione Piemonte”.
Fonte: odontoiatria33.it