Per la CAO sono 15 mila i falsi dentisti: Renzo, controlli e multe non fanno paura. Questi i dati dei NAS

Benvenuti ad “Abusivopoli”, paesotto da incubo dei falsi dentisti con ben 15 mila abitanti, almeno secondo al CAO Nazionale. Senza temere controlli e sanzioni, i finti dentisti ed i prestanome lucrano sulla salute di chi si affida alle loro cure, con buona pace dei professionisti abilitati e delle casse dello Stato, che dai loro guadagni non ricavano un euro.

Nel 2013, nel Libro bianco sull’esercizio abusivo della professione, la Commissione Albo Odontoiatri ha cercato di quantificare insieme ai ricercatori dell’Eures l’entità di questa piaga. In Italia ci sarebbero tra i 10 mila e i 15 mila abusivi, concentrati soprattutto al Nord (51%), in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, seguite da Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio. Il loro giro di affari illeciti vale 720 milioni di euro.

Naturalmente è un iceberg per la gran parte sommerso e quindi dai tratti inevitabilmente sfocati, restituiti solo da stime. C’è però una punta che svetta ben chiara agli occhi di tutti, portata alla luce dai controlli dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità di Carabinieri, i cui numeri sono stati resi noti ieri dalla CAO in occasione del lancio di DentistInApp, la app “acchiappa abusivi“.

Dall’inizio del 2015 alla fine di novembre 2017, i Nas (vedi tabelle) hanno effettuato circa 1.700 controlli nel settore odontoiatrico, che in oltre 600 casi hanno evidenziato situazioni non conformi. Quasi 500 sedicenti dentisti sono stati segnalate all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione, con sequestri di strutture e materiali per quasi 90 milioni di euro. Le sanzioni comminate? Poco più di 600 mila euro, appena lo 0,7% sul valore dei sequestri.

 

ATTIVITA’ OPERATIVA DEI N.A.S. NELL’AMBITO DEL SETTORE ODONTOIATRICO 
NEL PERIODO GENNAIO – NOVEMBRE 2017

Anno

Controlli

Non Conformi

Persone

Sanzioni

Valore sanzioni amministrative in €

Valore sequestri in €

Segnalate A.A.

Segnalate A.G.

Segnalate A.G. per art. 348 c.p.

Penali

Amministrative

Gen.- nov. 2017

521

182

62

175

149

336

89

154.900,00

19.161.200,00

Periodo Nr. strutture chiuse/sequestrate : Valore in 
Gen. – nov. 2017 51 17.970.700

 

 


ATTIVITA’ OPERATIVA DEI N.A.S. NELL’AMBITO DEL SETTORE ODONTOIATRICO
NEL BIENNIO 2015-2016

Anno Controlli Non Conformi Persone Sanzioni Valore sanzioni amministrative in € Valore sequestri in €
Segnalate A.A. Segnalate A.G. Segnalate A.G. per art. 348 c.p. Penali Amministrative
2015* 885 235 61 285 175 494 83 239.200,00 40.192.300,00
2016 633 199 50 223 164 378 65 216320,00 29.400.900,00
Totale 1.518 434 111 498 339 872 148 455.520,00 69.593.200,00
Anno Nr. strutture chiuse/sequestrate : Valore in 
2015 66 37.620.600,00
2016 57 26.168.050,00
Tot. 123 63.788.650,00

*Per l’anno 2015 è compresa anche l’attività del Rep. Op. che ha segnalato 10 persone all’A.G. e sequestrato 6 strutture per un totale di € 15.000.000,00. Fonte: CAO/NAS

“Sono dati devastanti, alle nostre stime aggiungiamo adesso le evidenze dei Nas” dice a Odontoiatria33 il presidente del CAO nazionale Giuseppe Renzo. “Non vogliamo creare allarmismi, ma bisogna cogliere la gravità del problema: cosa significano questi numeri in termini di salute e sicurezza, con il rischio di danni irreversibili per i pazienti? C’è poi l’aspetto dell’evasione fiscale, che noi quantifichiamo in 100 milioni di euro l’anno, sulla quale dovrebbe porre attenzione il ministero delle Finanze”.

I sequestri da 90 milioni di euro in tre anni possono dare un’idea della capacità di spesa degli abusivi, a fronte di sanzioni che, rispetto a quella cifra, quasi scompaiono. L’investimento in strutture e strumentazioni è talmente elevato perché il ritorno economico è ancora più alto, mentre il rischio di incorrere in denuncia e sanzione è evidentemente trascurabile. L’articolo 348 del Codice Penale pare un misero spauracchio: “Chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 a euro 516”.

“Non ho memoria di abusivi arrestati” taglia corto il presidente della CAO. “Se la cavano tutti con la multa, dieci volte più bassa di quella inflitta a chi vende senza licenza palloncini in una fiera. Un confronto che fa vergognare. Sono decenni che chiediamo di cambiare l’articolo 348 e abbiamo già fornito al Parlamento le nostre stime e gli altri dati. Ora che forse la riforma sta arrivando, abbiamo il dovere di sostenere questo cambiamento”.

Fonte: odontoiatria33.it