Cari Colleghi,
desidero segnalarvi, nella nostra continua opera di reciproca informazione e comunicazione, che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato, nell’ambito dell’iter concernente la Legge di Bilancio 2018, un emendamento, appena approvato anche in Aula, che testualmente prevede: “- bis 124, versano un contributo pari
allo 0,5 per cento del fatturato annuo alla gestione – Quota B – del Fondo di previdenza generale dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM), entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello della chiusura dell’esercizio. Le società operanti nel settore odontoiatrico, di cui al comma 153 dell’articolo 1 della legge 4 agosto 2017, n.124 “.
Premesso che intendo confermare quanto da sempre manifestato, in merito all’esercizio dell’attività odontoiatrica in forma societaria che, a nostro motivato parere, deve essere esercitata solo dalle STP, rimane, perciò, intatta l’urgente e necessaria definizione del potere di controllo.
Tale controllo anche per le forme di esercizio in società, non può che essere degli Ordini e, pertanto, deve prevedere l’obbligatoria iscrizione in un apposito elenco, tenuto dagli Ordini stessi.
In termini di concorrenza si tratta di una innovazione particolarmente positiva che garantisce la parità di diritti e di doveri fra tutti gli esercenti nelle diverse forme di esercizio la professione odontoiatrica, anche per quanto concerne la previdenza ENPAM.
L’approvazione definitiva di questa disposizione, non modificherà il nostro agire da sempre volto a contrastare ogni forma di mercificazione della professione e di sfruttamento dei giovani professionisti, quindi, rimangono, da risolvere, tutte le criticità, relative all’ingresso delle società nell’ambito dell’esercizio dell’attività odontoiatrica.
Certamente, costituisce, comunque un primo ed importante riconoscimento che mi piace sottolineare deriva da un’opera di reciproca e fruttuosa collaborazione fra l’ENPAM, la Cao Nazionale ed i sindacati del nostro settore.
In questo senso ancora una volta si può serenamente affermare che, laddove vengano realizzate attività condivise, conseguenti e coese fra tutte le componenti della professione, i risultati arrivano anche in ambiti molto complessi nei quali è difficile farsi ascoltare se si parla in modo settoriale e non unitario.
Con l’occasione comunico che, sempre nell’ambito del dibattito sulla Legge di Bilancio, è stato approvato un ulteriore emendamento, concernente le modalità di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento. L’emendamento approvato dispone che per la revisione e reingegnerizzazione integrata dei processi fiscali e delle
connesse procedure informatiche è sentita una apposita commissione di esperti che esprime il proprio parere non vincolante in merito alla idoneità delle soluzioni proposte rispetto agli obiettivi indicati. La commissione è istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze ed è composta da esperti, designati dallo stesso Ministro, tenuto anche conto delle segnalazioni delle Agenzie fiscali, del Corpo della guardia di finanza, della SOGEI SpA, nonché delle organizzazioni economiche di categoria, degli Ordini professionali e delle associazioni di software. I componenti della commissione partecipano alle sue attività a titolo gratuito e senza diritto al rimborso delle spese eventualmente sostenute.
Non posso esimermi dal rivolgere un ringraziamento per l’attenzione dimostrata su queste problematiche al Sen. Giuseppe Marinello e all’On.le Dore Misuraca, il cui contributo è risultato fondamentale per raggiungere questi risultati.
Nel salutarvi colgo l’occasione per inviarvi un affettuoso augurio per le prossime festività che Vi prego di estendere ai componenti delle Vostre Commissioni ed ai Vostri familiari.
Giuseppe Renzo
Allegato: contributo enpam società