Per i laureati siciliani si apre una nuova opportunità di confrontarsi con la sfera lavorativa, grazie ai 15 milioni di euro stanziati dalla Regione per il finanziamento dei tirocini. Una misura concreta, nata dalla collaborazione con l’Adepp (Associazione degli Enti di previdenza privati e privatizzati), che ha contribuito a creare un ponte tra formazione universitaria e lavoro, per rafforzare le opportunità di accesso alle libere professioni.
Lo stanziamento, confezionato (e aperto) per tutte le professioni ordinistiche, si rivela interessante anche per i futuri camici bianchi. Anche se, in questa sua prima edizione, le specificità della fase di avvio alle professioni mediche non sempre collimano con le regole dell’avviso regionale.
Nel particolare, per passare tra i “paletti” fissati dal bando, il candidato dovrà frequentare un tirocinio a tempo pieno (di minimo 6 mesi e massimo un anno) in un periodo dopo la laurea, ma prima dell’Esame di Stato.
L’avere superato la prova che dà accesso all’ordine professionale diventa, infatti, caratteristica di perdita di requisiti. Quest’ultimo aspetto appare come il principale elemento di limitazione per futuri medici e odontoiatri che, senza l’abilitazione, nel corso del tirocinio avranno uno spettro di azione piuttosto limitato riguardo al trattamento diretto dei pazienti.
Non mancano comunque le possibilità concrete. Come ad esempio frequentare uno studio che applica tecniche innovative, approfondire sul campo un aspetto della futura professione, prendere contatto e avviare l’inserimento in un ambiente lavorativo.
L’opportunità risulta valida anche per i laureati fuori sede, che vogliano stabilirsi in Sicilia nell’ottica di un percorso professionale.
Al finanziamento da 600 euro (lordi) mensili potranno accedere i laureati in medicina e odontoiatria, che abbiano avuto un voto di almeno 90/110, massimo 35 enni, residenti o domiciliati in Sicilia al momento della presentazione della domanda. I candidati, inoltre, dovranno risultare non occupati e non avere avuto precedenti rapporti lavorativi col soggetto che li ospiterà per il periodo di apprendimento e formazione professionale.
È bene precisare che la richiesta di adesione al bando in favore dei tirocinanti dovrà essere presentata dai soggetti ospitanti. Nello specifico, studi professionali o organismi pubblici, che hanno una sede legale o operativa in Sicilia, dovranno fare domanda per i finanziamenti da assegnare a massimo 2 tirocinanti. Ai soggetti ospitanti spetterà anche il compito di stipulare una convenzione con la Regione, assicurare e assegnare agli “apprendisti” uno o due tutor iscritti da almeno 5 anni all’albo professionale.
L’accesso agli stanziamenti, tratti dal Fondo sociale europeo Sicilia 2020, è stabilito in tre finestre temporali da 5 milioni di euro ciascuna.
Finestre | Periodo domande | Risorse stanziate | Obblighi |
I | In corso e fino al 30/06/2018 | 5 milioni di euro | Avvio tirocini entro e non oltre il 15/12/2018 |
II | Dal 17/09/2018 al 30/10/2018 | 5 milioni di euro | Avvio tirocini entro e non oltre il 29/03/2019 |
III | Dal 07/01/2019 al 15/02/2019 | 5 milioni di euro | Avvio tirocini entro e non oltre il 28/06/2019 |
Le risorse economiche verranno assegnate alle richieste idonee fino ad esaurimento. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per posta certificata (alla casella dipartimento.lavoro@certmail.regione.sicilia.it), complete degli allegati richiesti e con le modalità previste dall’articolo 9 del bando.
Fonte: enpam.it